Encore Bordiga


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Posted by Omar Wisyam on March 21, 2001 at 04:04:12 AM EST:

In Reply to: A pisser de rire posted by . on March 20, 2001 at 01:12:16 AM EST:

Spero che tu abbia terminato di "pisser de rire" e anche di "pisser de peur", almeno per il momento.
Intervengo esclusivamente per cercare di aggiungere una o due cose su Amadeo Bordiga.
Prima di tutto ringrazio "Dénonciateur" per le precisazioni che ha fornito sul suo messaggio precedente.
In effetti mi era sembrato molto limitativa l'affermazione che Bordiga dirigesse "une variété trotskyste", anche se per un certo periodo Bordiga è stato in rapporto con la corrente di Trotskij.
Il ruolo di Bordiga è, in genere, abbastanza misconosciuto. Naturalmente io non sono in grado, neppure se volessi, e neppure se ne avessi il tempo e lo spazio necessari, di cercare di ricostruire il ruolo di Bordiga nella storia del comunismo nel secolo scorso.
Comunque non si può riassumere con una citazione da una lettera a K. Korsch il suo lungo rapporto con la Russia, la rivoluzione russa e l'edificazione dello stato "socialista" in seguito.
Il giovane Bordiga aveva preso posizione a favore della rivoluzione bolscevica già nel 1917. Nel 1918 aveva fondato il Soviet a Napoli. Ha terminato di interessarsi della Russia con la morte, nel 1970. In mezzo ci stanno più di 50 anni.
Certamente, citando la lettera a Korsch, fai notare il rapporto che Bordiga, il primo segretario generale del P.C.d'I., il partito che aveva fondato con Gramsci a Livorno nel 1921, ebbe con i comunisti tedeschi del KAPD. Bordiga entrò subito in contrasto, perché accusato di estremismo e di anarchismo, con Lenin e la dirigenza sovietica, però non abbracciò le posizioni di Korsch che liquidavano la rivoluzione russa come una rivoluzione borghese.
Per Bordiga, nonostante gli errori tattici, la rivoluzione russa era ancora una rivoluzione proletaria. Il giudizio sullo "Stato operaio" cambiò in seguito.
Nel 1951 Bordiga dichiarò che la controrivoluzione in Russia non era la prima controrivoluzione e che "il marxismo ne ha conosciuto e studiato tutta una serie".
Diversi anni fa, edito, mi pare, da "Il programma comunista" è uscito, in italiano (non so se anche in francese)un volume da titolo "Struttura economica e sociale della Russia d'oggi" che raccoglie l'analisi di Bordiga sull'argomento.
In francese, si può leggere ciò che ha scritto Camatte in "Bordiga et la passion du communisme" e in altri testi come "Bordiga et la révolution russe", "Russie et nécessité du communisme". Oppure, mi pare di Bordiga, "Bilan d'une révolution".
Non sono bordighista, però sono convinto che si debba rispettare chi ha dedicato una vita intera, coerentemente, a difendere la passione del comunismo. Spero che in questo forum qualcuno potrà parlare di Bordiga meglio di quanto io sia riuscito a fare.
Però, e concludo finalmente, anch'io ritengo che Bordiga abbia sottovalutato la questione dello sterminio degli ebrei, e molti bordighisti dopo di lui.
Ci sono delle spiegazioni riguardo a questa posizione ma non mi convincono. Oppure non ne so abbastanza.





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