Posted by Omar Wisyam on December 29, 2000 at 03:21:30 AM EST:
L'essenza della nihilazione.
La domanda di esseri umani regola necessariamente la loro produzione, come quella di ogni altra merce. Se l'offerta è assai maggiore della domanda esistono delle forme di tutela del consumo. L'esistenza dei lavoratori non è funzionale alla quantità della produzione, se non nei circuiti periferici dell'economia integrata. L'esistenza di ogni altra merce è necessaria all'esistenza dei consumatori. Ai consumatori deve spettare la massima parte del prodotto, secondo le regole della finzione sociale del lavoro produttivo, ma solo in quanto questo è necessario affinché essi esistano non in quanto esseri umani, ma in quanto consumatori. Quanto più è penosa e disgustosa la finzione sociale del lavoro, tanto meno si evita di comprare il diritto di consumare. L'infelicissima qualità della merce non è mai stata considerata seriamente come un ostacolo da nessuno D'altra parte, nessuna cosa o nessun comportamento può evitare di subire un processo di valorizzazione che lo collochi nel'universo delle merci.
La messa in valore del mondo delle cose e dei comportamenti ha inflazionato e svalutato la più abbondante e comune merce umana.
Il prodotto del lavoro, in quanto finzione sociale della produzione, a vantaggio della reale attività del consumo, non è più considerabile come espropriazione in atto, perché tale espropriazione si è trasferita nel consumo, la più felice e insoddisfatta autoalienazione che la storia abbia mai conosciuto.
Giacché il desiderio non è destinato ad essere soddisfatto, e il bisogno non si sa cosa sia, il consumo non può conoscere restrizioni, dato che è il mezzo più vantaggioso, per quanto illusorio, per soddisfare il bisogno di soddisfazione del desiderio.
Il consumo appartiene al genere umano come ciò che potrebbe non appartenergli più, da un momento all'altro, per qualche congiuntura economica sfavorevole, perciò appare coma cosa più intima, cioè la più estranea, secondo le leggi della logica.
L'essere umano è il corpo della natura, cioè la natura vive grazie all'essere umano. Ma la vita fisica e virtuale degli esseri umani non deve niente alla natura, la quale dunque esiste solo in senso parassitario rispetto all'essere umano. L'alienazione della natura è la naturalizzazione degli esseri umani.
L'intero movimento della storia è tanto il reale atto di apparizione del comunismo, quale comunità universale di consumatori, come unica forma condivisibile nell'empirica esistenza - quanto il movimento concepito e saputo della sua sparizione ideologica.