Posted by Omar Wisyam on December 24, 2000 at 03:24:53 AM EST:
Il doppio e la sua proprietà.
(Banalità perniciose)
Avvertenza:
Avevo dieci (10) anni quando fu pubblicata "La Société du Spectacle" e quindici (15) quando lessi per la prima volta le sue 221 tesi, dunque non possiedo nessun merito particolare di cui vantarmi. Però a quella fervida età erano legate numerose fantasie e una d quelle pretendeva (senza nessuna originalità) che io riscrivessi, in poche e concise banalità di base, l'essenziale della "Société du Spectacle". Una volta, con scarso ingegno, obbedii a questo impulso e poco tempo fa, con minore convinzione, ho riletto il risultato dei miei sforzi di allora, ed è questo desolante tentativo che ora presento:
Lo spettacolo è il suo doppio.
1.
Tutta la vita nelle società in cui regnano le moderne condizioni di produzione si presenta come un'immensa accumulazione di nullità. Tutto ciò che era direttamente vissuto e si era allontanato in una rappresentazione, si è allegramente dissolto in esse.
2.
Le immagini che si sono staccate da ciascun aspetto della vita si fondono in un corso comune, un immenso discorso, dove l'unità della vita non può più essere ristabilita, dato che non molti ne lamentano l'assenza. La realtà, considerata meno che parzialmente, si dispiega nella sua propria unità generale come ciò che è perfettamente vero, per quanto oggetto di rapide e distratte contemplazioni. Nel mondo autonomizzato dell'immagine, dove ciò che è falso ha mentito prima di tutto a sé stesso, la specializzazione delle immagini del mondo si ritrova attuata come nullificazione in atto dell'esistente in quanto inesistente.
3.
L'unificazione che lo spettacolo realizza è percepito sotto il fascino della nihilazione.
4.
La nihilazione presente nel rapporto sociale fra individui è, oggettivamente, l'unica immagine del mondo.
5.
La nihilazione è nello stesso tempo il risultato e il progetto del modo di produzione esistente. La nihilazione è l'affermazione onnipresente della scelta già fatta nelle produzioni, e il suo consumo conseguente. Forma e contenuto della nihilazione sono entrambe l'identica giustificazione totale delle condizioni e dei fini del sistema esistente.
6.
Nella nihilazione, lo spettacolo, che si è tradotto materialmente in oggettività, vuole essere il desiderio soggettivo.
7.
La nihilazione, che inverte il reale, è effettivamente prodotta materialmente.
8.
Nel mondo realmente rovesciato, il vero è un momento del falso, dunque nel mondo falsamente realizzato la falsità comunica con sé stessa attraverso gli emblemi della verità.
9.
Nella nihilazione la pubblicità è l'affermazione dell'apparenza come unico fondamento. La critica che raggiunge la verità della pubblicità della nihilazione non la scopre in quanto negazione invisibile della vita, ma come una negazione della vita che è diventata perfettamente invisibile.
10.
La nihilazione è il senso della pratica totale di una formazione storico-sociale, il suo disimpegno dal tempo è il momento storico che ci contiene.
11.
La nihilazione è la positività, il monopolio dell'apparenza è la realtà. Della passività si è dimenticato il carattere passivo, tanto che è facoltativo accettarlo.
12.
Nella pubblicità della nihilazione mezzi e scopo sono identici. Il suo trionfo è il carattere tautologico dello spettacolo.
13.
La nihilazione non conosce fine, né il suo fine è la fine; l'economia imperante non ha futuro, né vuole averlo, ma sogna un infinito sviluppo.
14.
La nihilazione è lo spettacolo della società attuale, ed è il modello di ciò che tardivamente vi si deve ancora adeguare.
15.
Il nulla della pubblicità, in quanto esposizione generale della razionalità del sistema, è la principale produzione della società attuale.
16.
La nihilazione sottomette gli uomini nella misura in cui l'economia li ha liberati; essa non è che l'economia sovrasaturata.
17.
Ogni realtà individuale è divenuta sociale; se le è permesso apparire è solo in forza di una coercizione alla quale non è necessario apparire per esistere.
18.
Se tutto ciò che si vede è spettacolo, non è solo perché la mediazione specializzata ha reso astratto e facilmente mistificabile ciò che si coglie con lo sguardo o con l'ascolto, ma è perché lo spettacolo è l'attività degli uomini. Dovunque vi sia stata rappresentazione c'è realtà.
19.
Quanto meno la necessità viene socialmente sognata, tanto più il sogno diviene necessario. La nihilazione non è più il cattivo sogno della società moderna che non esprimeva che il desiderio di dormire. La società postmoderna esige di agire in nome del sogno.
20.
La potenza pratica della società attuale è espressa dall'impero dello spettacolo, ma non è senza contraddizioni in sé stessa.
21.
Lo spettacolo della nihilazione è un'attività specializzata che parla per l'insieme delle altre, ma l'illusione dell'azzeramento delle gerarchie è la èpiù fraudolenta. Il più moderno è il più arcaico, talvolta.
(...)