Posted by Omar Wisyam on December 20, 2000 at 03:05:44 AM EST:
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11.
Tutta l'arte del desiderio consiste nell'affinarsi grazie all'insoddisfazione senza cadere nell'insaziabile.
12.
Il peggiore effetto del lavoro è produrre un tempo che lavora contro di noi; c'è nella natura mercantile del piacere abbastanza potenza per restituire al mondo la cosienza del lavoro della vita.
13.
Una società dà la misura della sua ignominia quando si vergogna di applaudire l'astuzia del predatore.
14.
L'economia ha la preminenza sulla vita, mentre allo stesso tempo ama esibire il contrario, da questa pratica individuale e collettiva è nata l'autentica internazionale del genere umano.
15.
Non c'è nulla che possa nuocere a un essere umano quanto se stesso, come è dimostrato dall'ingenuità di Etienne de la Boétie, che gli fa scrivere: "Siate risoluti a non servire più ed eccovi liberi".
16.
Decidersi a vivere come se non si dovesse mai morire non è una sfida all'impossibile, ma è il reale che non nasconde più il possibile.
17.
La dipendenza altrui è la misura del piacere.
18.
La ragione economica si beffa delle ragioni del desiderio accordandovisi.
19.
Siamo troppo poco lucidi per rimproverci di non esserlo stati abbastanza.
20.
Per la maggior parte dei nostri desideri c'è già qualcuno pronto al lavoro per farceli desiderare come se fossero davvero nostri.
21.
Tutto è parodistico nella libertà di consumo, soprattutto il "tu non puoi tutto perché qualcosa devi a tutti".
22.
La gratuità è un sogno corrotto, una fantasticheria, della società della nihilazione.
23.
Il miglior modo di togliere soddisfazione al desiderio è di sperare in essa.
24.
L'economia, che ha trasformato il lavoro in una disoccupazione attiva, per cui al lavoro sembra ovunque che non si faccia niente della propria vita, mostra agli illusi la via opposta, quella più redditizia. La nuova economia dispone senza dubbio del potere di aumentare il rifiuto del lavoro a vantaggio di uno spirito di iniziativa e creatività più adatti alla produzione e al mercato odierni.
25.
Una formidabile tecnologia omicida non resta senza impiego., perché la potente proliferazione del consumabile deve assorbire anche quella formidabile degli eserciti. La globalizzazione del libero scambio ha diffuso l'idea della pace come competizione di mercato.
26.
Nel grande consenso al profitto la ricerca della qualità della vita è più competitiva che mai. Ma l'affinamento dei desideri dei consumatori spesso non ha portato ad altro che alla diffusione del male di vivere il benessere spettacolare.
27.
L'assenza di un'altra verità, di un'altra necessità che non sia il denaro, non impedisce che il demone della gratuità sia fatto filtrare ovunque come antidoto illusorio, perché l'unico divieto deve avere le sue licenze, deve sperimentare la sua fine.
28.
L'essenziale non deve bastare all'esistenza di molti, mentre deve mancare ancora a lungo perché i primi si sentano garantiti. Ma l'importante è che i conti tornino: l'unica restrizione al progresso del benessere è che non intralci la psicologia del profitto.
29.
La merce di qualità deve soddisfare le esigenze di una vita che rifiuta di essere mercanteggiata per meglio essere sottomessa alle leggi dello spettacolo. La qualità della vita è misurabile, e la sua diffusione è naturalmente e potenzialmente distruttiva, come lo erano le fasi precedenti dello sviluppo del capitale, che non ha mai smesso di correre e di saltare di fronte agli ostacoli.
30.
Il godimento è il prodotto di questa economia, come la democrazia è figlia dell'imposizione del libero scambio a quelli che non sono in grado di sfruttarne i vantaggi. Dove la merce ha seminato la sua tirannia è finita per spuntare la "sua" libertà. Sicuro e insoddisfatto è colui che è dominato dalla sorte della nihilazione.
Fine